Era il giorno di Pentecoste! E forse non poteva capitare in giorno migliore l’incontro di “famiglie in rete” della nostra parrocchia. Ci siamo ritrovati, come sempre, eccetto l’incontro di avvento dell’anno scorso, presso la parrocchia S. Luigi al Castello. Ricevuti dalla squisita ospitalità del parroco, don Peppino La Penna, e dal meraviglioso verde del parco che circonda la chiesa. Una giornata di spiritualità, di preghiera, di comunione, di dialogo, di confidenze tra famiglie, di amicizie nuove e antiche, di conoscenza di altre coppie, di condivisione non solo di esperienze coniugali, ma anche di cibo, di collaborazione e di attenzioni reciproche. Talvolta può sembrare che si crei un ambiente, come definirlo? surreale? Eppure sentiamo che se questi atteggiamenti fossero più diffusi, forse si creerebbe un mondo migliore, più umano, più cittadino, più sereno. Non sono questi i doni dello Spirito Santo che ci sono stati donati con la Pentecoste? E’ stato detto che siamo “famiglie in rete” perché noi siamo i nodi della rete. Una rete che si deve estendere ad altre famiglie per allacciare nuovi nodi, nuovi rapporti, nuova fiducia, nuova amicizia, nuovo benessere, nuova confidenza, nuovi punti di riferimento, nuovi punti di appoggio, nuova fiducia. Qualcuno su www.pacebenemondo.it ha mandato il seguente messaggio che mi piace riproporre qui: Grazie a tutti per l'incontro delle famiglie in rete! E' stata come sempre un'esperienza interessante che ci ha riempito il cuore. Invito chi non ha partecipato a non perdere la prossima occasione perché ciò che si impara stando insieme fa davvero tanto bene... Abbiamo cominciato come sempre: un grande cerchio formato dai genitori e i bambini seduti a terra nel grande cerchio.
Ci siamo collegati a Francesco d’Assisi, alla sua esperienza cristiana, alla sua appassionata ricerca di Cristo per capire cosa volesse da lui finché non gli fece sentire nel cuore di andare per il mondo a “riparare la sua chiesa”. Dopo la preghiera in cerchio, è partito il trenino dei 47 piccoli con i loro animatori e il treno grande dei genitori. Ognuno dei gruppi ha occupato il suo territorio. I piccoli si sono allontanati con gli 8 ragazzi della Gifra e le giovani catechiste, mentre i genitori si sono accomodati per mettersi in rete. Anche questa volta, i ragazzi della Gifra insieme alle catechiste più giovani, oltre ad avre curato l’allestimento video/audio, hanno intrattenuto i più piccoli con giochi interessanti dalla caccia al tesoro alle ricerche bibliche.
Il gruppo dei piccoli hanno giocato guidati dai loro animatori fino al momento in cui tutti insieme abbiamo celebrato l’Eucaristia. Il pranzo è stata una festa: ognuno ha messo in comune quanto aveva e tutti hanno condiviso la festa di essere in rete. Nel pomeriggio i piccoli si sono esibiti con canti e spettacoli per la gioia dei loro genitori. Le catechiste dei vari gruppi della catechesi avevano preparato queste attività nei giorni della catechesi interattiva! Particolare interesse ha suscitato il bellissimo video preparato dal trio Franco-Michela-Flavia: “Son tutte belle le mamme del mondo” che ha visto come protagonisti i bambini del primo anno di catechesi. Dopo aver sistemato i piccoli, Manuela e Riccardo Maselli hanno condotto le 32 coppie al confronto. Hanno aperto così l’incontro. Ci piace pensare alle nostre storie di coppie come ad un viaggio. Poi lo scenario cambia: tratti di pioggia, di gelo, di nebbia. Possono esserci tempeste improvvise. Il sole a tratti ricompare. Poi di nuovo nuvole. ESISTE UN TOM TOM, UN SATELLITARE CHE PERMETTE AI DUE CONIUGI DI NON PERDERE DI VISTA LE PICCOLE E GRANDI METE DEL LORO PERCORSO CONTINUANDO A TENERSI PER MANO? Insieme abbiamo pensato di evidenziare alcuni punti che ci possono aiutare a comunicare meglio tra noi, per crescere nel nostro rapporto di coppia. Ve li proponiamo. Saper ascoltare. Ascoltare significa, ad esempio, sospendere ogni attività, chiudere il giornale, spegnere la TV, girarsi verso il nostro interlocutore e vivere nel qui e ora della relazione, prendendosi del tempo prima di reagire senza la fretta di giungere alle conclusioni e alla risposta da dare, con l’illusione di aver già compreso ciò che l’altro vuol dire. Esprimersi invece di accumulare bollini. Con 100 punti di rabbia, per esempio, si può riscuotere un urlo udito in tutto il condominio; con 1000 vola qualche piatto; con 10.000 si può aprire la porta e andar via. La stessa cosa avviene per il dolore: con 100 punti di dolore si può piangere a lungo; con 10.000 punti si va, magari, incontro a una crisi depressiva. E’ opportuno esprimere i propri vissuti emotivi nel momento in cui si vivono. L’amore suggerirà come e quando farlo. Naturalmente è diversa la situazione in cui si avverte l’emozione, si ha la possibilità di esprimerla e si decide di non farlo in base a una valutazione; tenendo conto, cioè, dell’altro e della situazione. Dove c’è possibilità di scelta non c’è raccolta punti! L’amore: una magia ma non trasforma in maghi Evitare la lettura della mente. Rispondere direttamente allo stimolo inviato. Comunicare direttamente bisogni, idee, desideri. E’ nel confronto quotidiano sulle piccole e grandi cose, nel conflitto a volte anche duro e doloroso e nello sforzo per comprendersi che nasce quel dialogo che porta la coppia a sentirsi “noi”.
E’ vero che la vita di coppia è fatta da spazi condivisi e da spazi personali; non siamo identici e, di conseguenza, abbiamo anche interessi e hobbies diversi accanto a spazi condivisi. Il punto è poter comunicare all’altro l’esigenza di uno spazio personale. Fare ciò aiuta la coppia a non sospettare e a conservare la fiducia, elemento fondamentale di una relazione d’amore. L’altro può non capire, oppure capire e non condividere, è vero! Ma proprio questo può consentire l’accesso a un livello di comunicazione più profondo caratterizzato dal comunicarsi sinceramente al partner. Una amica, invece, mi manifesta la tristezza che prova quando il marito, che si collega a facebook ogni sera, inventa scuse pur di non farla avvicinare al computer. “e’ un mondo suo”, mi dice piangendo, “io sono esclusa completamente. Chissà cosa fa, con chi chatta.” IL TOM TOM ESISTE: E’ LA COMUNICAZIONE! FAMIGLIE IN RETE ….FAMIGLIE IN GIOCO Nella seconda parte dell’incontro è stato chiesto a mogli e mariti di schierarsi le une di fronte agli altri in un avvincente gioco di “memoria” e non solo! Davanti alle incalzanti domande-gioco son venute fuori dichiarazione di stima e di affetto che … magari il partner aspettava o forse ignorava o meglio si è sentito gradevolmente sorpreso! “Ti ricordi quale il giorno e l’episodio che ha “generato il vostro fidanzamento?” La seconda domanda: “quando tuo marito e/o tua moglie ti ha <sorpreso> positivamente?” Un marito si sorprendeva ancora della precisione, dell’ordine e dell’amore che la moglie metteva nel fare bene tutte le cose; un altro invece era stato sorpreso dall’amore manifestato dalla moglie nel preparargli una festa di compleanno a sorpresa. Divertente un’altra domanda che chiedeva il colore preferito dalla moglie e/o marito.
PREPARATI DALLE CATECHISTE…
Così i piccoli si sono divertiti ed hanno commosso i loro genitori! |